DIAGNOSI ENERGETICA: LO STRUMENTO PER CAPIRE DOVE RISPARMIARE ENERGIA IN AZIENDA.

Introdotta nella normativa italiana dal D.Lgs. 102 del 4 luglio 2014, essa è obbligatoria per tutte le grandi imprese (almeno 250 dipendenti e 50 milioni di € di fatturato o bilancio di almeno 43 milioni di €) e per le aziende “energivore”; salvo quelle che abbiano adottato sistemi di gestione ambientale conformi alle norme ISO 50001. La diagnosi va ripetuta ogni 4 anni.

Le PMI possono effettuare diagnosi energetiche volontariamente anche con finanziamenti pubblici definiti da appositi bandi regionali.

La nostra esperienza in questo campo (anche in progetti di ISO 14001 ed EMAS, ovvero in anticipo rispetto alla ISO 50001 ed al D.Lgs. 102), ha rivelato la frequente esistenza di elevati potenziali di riduzione dei consumi, con forti benefici ambientali ed economici.

Per l’effettuazione di una diagnosi energetica ci riferiamo alla norma ISO 16247:2015, che prevede un primo incontro di condivisione degli scopi e metodi e successivamente sopralluoghi in campo e raccolta di numerosi dati.
Viene poi redatto un modello energetico ed i consumi vengono ricostruiti e parametrati alle variabili in gioco; così è possibile confrontare le prestazioni energetiche attuali dei vari impianti con quelle dei benchmark. L’esito di questo confronto insieme ad altre considerazioni di carattere finanziario permette di capire su quali reparti o impianti è conveniente intervenire e durante un incontro conclusivo lo spieghiamo ai rappresentanti dei vertici aziendali.