Le linee guida Cefic / ECTA / FECC:Best Practice Guidelines for Safe (Un)Loading of Road Freight Vehicles covering Technical, Behavioural and Organisational Aspectsoffrono una guida alle migliori pratiche per quanto riguarda la sicurezza delle operazioni di carico e scarico dei veicoli di trasporto merci su strada da un punto tecnico, comportamentale e organizzativo. Esse sostituiscono le precedenti linee guida per carico e di scarico dei veicoli trasporto merci su strada di marzo, 2007 (che già indicavano i requisiti di un processo di behavior-based safety), ampiamente utilizzate nella logistica nel settore chimico anche come base per la certificazione SQAS.
L’obiettivo delle linee guida è quello di fornire assistenza nella prevenzione o l’eliminazione delle condizioni di insicurezza nelle operazioni di carico e la promoione delle migliori pratiche, riconoscendo la necessità di interazione tra le diverse parti coinvolte.
Il campo di applicazione delle linee guida comprende il carico e lo scarico sicuro dei prodotti chimici da parte degli operatori e conducenti nei siti di produzione, terminali di stoccaggio, magazzini e clienti. Essi coprono il carico e lo scarico di rinfuse liquide, rinfuse solide e merci imballate.
Gli aspetti specifici relativi alla Behavior-Based Safety sono trattati nella parte A/capitolo 1 “Behaviour Based Safety” delle linee guida e sono stati innovati in maniera significativa rispetto alla versione del 2007. Le linee guida distinguono 4 livelli di processi di BBS; oltre ai due livelli base, al terzo livello è previsto in particolare:
  •  “Collect, record and analyse observation data”
  • “Look for trends”
  • “Communicate, on a regular basis, the observation results to all employees and all involved parties.”
Il quarto livello prevede inoltre l’analisi dei comportiamenti in termini di antecedenti e conseguenti.
  • “Use a system to analyse unsafe behaviours. Example: the ABC analysis”, unito ad una misurazione del miglioramento della cultura della sicurezza dell’organizzazione.
  • “There is an active BBS policy towards customers and suppliers”
Nelle precedenti versioni gli aspetti relativi alla misura del comportamento e dall’analisi “ABC” benché facenti parte di un processo di BBS standard (p.e. requisiti indicati nel documento tecnico Certiquality “DT-59”) non erano ben evidenti; ora lo sono, con un chiaro sistema a livelli, che indica un percorso di miglioramento dei processi di BBS non rispondenti ai requisti di livello 3 o 4.
Tutti questi requisiti sono da tempo integrati nel processo di applicazione della Behavior-Based Safety implementato da ALI con SafetyOSCAR; l’ultimo di questi punti, che prevede il coinvolgimento di clienti e fornitori, evidentemente dipende molto anche dal contesto organizzativo, operativo e di mercato dell’organizzazione coinvolta.
Nel corso del 2014 ALI ha anche assitito la filiale italiana di una delle principali aziende europee di logistica chimica, implementando due processi:
  • un primo processo di auto-osservazione dei comportamenti di sicurezza da parte degli autisti (tra i primi in Italia);
  • un secondo processo di valutazione del miglioramento del livello di cultura della sicurezza e di leadership di dirigenti e preposti.

Entrambi i processi sono stati anticipati da un’attività di selezione e condivisione:

  • dei comportamenti  importanti ai fini della sicurezza stradale e delle attività logistiche in sede o presso i clienti;
  • dei comportamenti “organizzativi” e di leadership verso la sicurezza che permettono  di misurare il miglioramento culturale dell’organizzazione.
Nel grafico un esempio dei risultati ottenuti dalle prime auto-osservazioni:
Risultati di una serie di auto-osservazioni (alcuni comportamenti sono stati cancellati per riservatezza verso l'azienda)
Risultati di una serie di auto-osservazioni (alcuni comportamenti sono stati cancellati per riservatezza verso l’azienda)
E’ presto ovviamente per misurare l’impatto sulle performance di sicurezza, ma l’insieme dei processi ha portato ad una migliore consapevolezza complessiva del personale ed a mettere a fuoco alcune aree di rischio, sulle quali l’organizzazione sta lavorando.

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