A partire da oggi obbligatoria la comunicazione all’Inail degli infortuni che comportano un’assenza di almeno un giorno, escluso quello dell’evento

Con la circolare n. 42 del 12 ottobre illustrate le modalità con cui tutti i datori di lavoro e i loro intermediari devono segnalare i casi all’Istituto, a fini statistici e informativi. Novità anche per la trasmissione telematica delle informazioni relative ai lavoratori esposti ad agenti biologici, cancerogeni e mutageni

 

COMUNICAZIONE DI INFORTUNIO

Dal 12 ottobre 2017 per tutti i datori di lavoro, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, e per i loro intermediari scatta l’obbligo di comunicare in via telematica all’Inail – e per il suo tramite al Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp) – i dati relativi agli infortuni dei lavoratori – subordinati, autonomi o ad essi equiparati – che comportano l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

Come precisato nella circolare Inail n. 42 del 12 ottobre 2017, la segnalazione all’Istituto – a fini statistici e informativi – deve essere effettuata entro 48 ore dalla ricezione dei riferimenti del certificato medico. Il mancato rispetto dei termini previsti determina l’applicazione di una sanzione amministrativa.

Se la prognosi riportata sul primo certificato medico è superiore a tre giorni, per il datore di lavoro assicurato all’Inail resta invece l’obbligo di presentare la denuncia di infortunio. In questo caso l’obbligo della comunicazione dell’infortunio all’Istituto è assolto per mezzo della denuncia.

 

REGISTRO DI ESPOSIZIONE

Da oggi sul portale dell’Inail è disponibile anche il nuovo servizio online per la trasmissione delle informazioni per l’istituzione e l’aggiornamento del registro di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni e del registro di esposizione ad agenti biologici.

Con la circolare n. 43 del 12 ottobre 2017 sono illustrate le modalità di invio telematico, che rappresenta una semplificazione importante in quanto consente di rispettare, con un’unica operazione online, l’obbligo previsto dalla normativa vigente nei confronti sia dell’Inail sia dell’organo di vigilanza.

Nella prima fase il nuovo servizio sarà disponibile per i datori di lavoro, o loro delegati, titolari di posizione assicurativa territoriale (Pat). I datori di lavoro, pubblici e privati, non titolari di una Pat dovranno invece inviare i dati relativi ai lavoratori esposti ad agenti biologici, cancerogeni e mutageni utilizzando la posta elettronica certificata (Pec).

 

Andamento degli infortuni nei primi nove mesi del 2017

Aumentano gli infortuni sul lavoro: in nove mesi ci sono stati 769 morti, con un aumento del 2,1%, comunica l’Inail, precisando che sono state presentate circa 472.000 denunce, 594 casi rispetto allo stesso periodo del 2016. Ad aumentare sono tuttavia esclusivamente gli infortuni avvenuti nel tragitto casa-lavoro e viceversa (+3,7%), mentre diminuiscono quelli avvenuti in occasione di lavoro (-0,5%).

Le vittime sono soprattutto i lavoratori più anziani: l’analisi per classi di età evidenzia infatti un sensibile aumento delle denunce per i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 59 anni e di quelli tra i 60 e i 69 anni, con circa duemila casi in più per entrambe.

I morti sul lavoro sono 16 in più rispetto ai 753 dell’analogo periodo del 2016 (+2,1%), ma 87 in meno rispetto agli 856 decessi denunciati tra gennaio e settembre del 2015 (-10,2%).

Dopo anni di continua crescita, il 2017 sembra dunque contraddistinguersi per il trend in diminuzione, comunque contenuto, delle tecnopatie denunciate, già rilevato anche nei mesi precedenti. Il calo maggiore si registra in Agricoltura (-1.040 casi, da 9.437 a 8.397), seguita dall’Industria e servizi (-493 casi, da 34.880 a 34.387) e dal Conto Stato (-14 casi, da 542 a 528). In ottica di genere, si rilevano circa mille casi in meno per i lavoratori (da 32.421 a 31.412) e oltre 500 in meno per le lavoratrici (da 12.438 a 11.900). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, con quelle del sistema nervoso e dell’orecchio, continuano a rappresentare quasi l’80% del totale dei casi denunciati.

 

Fonte: www.inail.it

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