E’ inevitabile quando si parla di stress l.c. che il discorso si apra sulla più ampia categoria dei rischi psicosociali  (RPS) e sulla ancor più ampia questione del benessere organizzativo. Noi stessi consulenti, quando assistiamo  le aziende clienti nella valutazione dei rischi di stress l.c., ci troviamo a dialogare di questioni organizzative e relazionali con i responsabili HR.Bene o male ? bene, ma a un patto: che si sappia e che ci sia chiarezza su che cosa si sta facendo; che non si appiccichi l’etichetta di stress a cose che con lo stress non hanno niente a che vedere. La demotivazione non è stress; la stanchezza non è stress; l’alienazione non è stress; le emozioni collegabili al livello di conflitto esplicito o latente nell’organizzazione non sono stress. Naturalmente nell’essere umano tutte queste cose possono convivere, sovrapporsi, confondersi, ed è fruttuoso parlare in generale di RPS e di benessere (o malessere) organizzativo; ma lo stress propriamente detto consegue dal formarsi di una divaricazione fra le richieste o le aspettative riposte in alcuni individui e la misura in cui essi si sentono in grado di corrispondervi. Se non c’è questo gap manca la base per parlare di rischi di stress l.c.Nella famiglia degli RPS lo stress occupa un posto di particolare rilievo, per la particolare gravità delle possibili implicazioni in termini somatici, psichici, neurologici e sociali.La maggior parte degli strumenti attualmente utilizzati correntemente sia per  le indagini cosiddette “oggettive” (di contesto – contenuto del lavoro)  sia per quelle cosiddette “soggettive”, con il coinvolgimento dei lavoratori, risentono dell’ampia famigli di significati che almeno implicitamente si assegna al termine “stress l.c.”, e finiscono con il rimanere in qualche modo a metà strada tra ciò che potrebbe e dovrebbe essere un’indagine sui rischi di stress l.c. nel senso proprio del termine e la famiglia delle indagini di clima. Dopo quattro anni di esperienza in questa materia, è forse ora di pensare in maniera più nuova e forse anche guardare con più attenzione anche ai metodi clinici

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